«Esiste la storia dell’arte?». Con questa domanda provocatoria ma necessaria, Roberto Nicolucci, professore di storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, dà inizio a un viaggio nel mondo dell’arte moderna tra il 1400 e il tardo 1700. Un viaggio non solo metaforico ma quanto mai fisico, reale, perché «da qualunque parte la si affronti, […] la storia dell’arte è soprattutto geografia dell’arte». Si tratta di un percorso – atlante alla mano – alla scoperta dei più grandi artisti dell’epoca moderna, dentro e fuori i confini italiani; si tratta di seguirne i passi, di osservarne influenze e commistioni.
Si tratta, soprattutto, di gettare le basi per ottenere quella fondamentale capacità di saper vedere le opere, indispensabile per uno storico d’arte. È dunque necessario, oggi più che mai, chiedersi in che modo sia possibile intraprendere un percorso di studi volto all’arte e soprattutto, se sia lecito avvicinarsi a questo mestiere nell’era del digitale, in cui: «sommersi fino ad affogare in un flusso ininterrotto, uno stream di fotografie, siamo avvezzi a tutto guardare senza nulla vedere».
Così, al ritmo di sezioni, da lui definite medaglioni monografici, Nicolucci si muove agevolmente su un terreno a dir poco tortuoso, che tenta di offrire al lettore gli strumenti per affrontare lo studio della storia dell’arte da una prospettiva completa e innovativa, annoverando al tempo stesso metodi e insegnamenti più convenzionali.
Partendo dalla data simbolica del 1401 – anno del concorso per la decorazione bronzea della seconda porta del battistero di Firenze, che vide vincitore Ghiberti – Nicolucci attraversa il primo quattrocento, muovendosi tra l’Italia e le Fiandre; racconta le opere dei grandi artisti classici, dei talenti del primo Rinascimento fino ai cosiddetti neoclassici; approfondisce la cultura prospettica, il Manierismo, lo sperimentalismo anticlassico fino ad affrontare, con una scrittura immediata e un’essenziale chiarezza narrativa, i grandi artisti: da Tiziano e Caravaggio fino a Canova, ricoprendo un arco temporale di circa quattro secoli.
TG3 Rai – Anche per essere seri c’è bisogno di ironia. Lo chiediamo a Nicolucci.
Chiacchiere sull’arte a ora di cena
Il volume di Roberto Nicolucci è una storia dell’arte tirata giù d’un fiato, senza note, divertendosi e divertendo. E poi ti capita il libro che aspettavi da tempo ma non credevi che qualcuno avrebbe avuto le spalle o l’incoscienza di scrivere: una storia dell’arte tirata giù d’un fiato, senza note, divertendosi e divertendo. Esiste ancora…