La Casa Editrice

Roberto Nicolucci Editore nasce nel 2021 come progetto editoriale e culturale il cui interesse verte in maniera particolare sul mondo dell’arte e della letteratura.

La nuova avventura di uno storico d’arte come Roberto Nicolucci nel comparto prestigioso dell’editoria si radica, per ragioni di natura biografica e sentimentale, al capoluogo campano. Se quella di ideare, battezzare e promuovere libri appare oggi, più che mai, una sfida da intraprendere, a Napoli il mestiere dei Libri d’arte vanta da oltre un secolo nomi illustri nonché un interesse per l’arte a dir poco notevole scaturito dal circuito delle mostre.

Se, da un lato, la Storia dell’Arte rimane tutto sommato poco conosciuta dal grande pubblico, dall’altro, l’Italia è un Museo diffuso, dove i beni naturali rubano lo spazio, in tutti i sensi, alle creazioni dell’uomo. E dove finiscono i primi cominciano le seconde. Napoli e la Campania sono, da questo punto di vista, osservatorio privilegiato. Forse il migliore per immaginare dopo queste stagioni di emergenza un primo rilancio del paese, che deve essere, sì, economico e civile, ma soprattutto culturale, nel senso più ampio e nobile del termine.

Ad accompagnare il ricco comparto delle arti figurative, l’interesse per la letteratura. Da qui la scelta di presentare – sotto l’egida di una casa editrice appassionata – grandi penne del passato senza togliere spazio alle voci del presente.

La casa editrice ha sede presso il piano nobile  di  Palazzo De Sangro di Vietri, autentico gioiello del capoluogo campano.

Edificato agli inizi del XVI secolo da Giovanni de Sangro dei duchi di Vietri e dalla consorte Andreanna Dentice, il Palazzo De Sangro di Vietri venne diviso in due differenti proprietà nel 1740: il duca di Corigliano acquistò la sezione dell’edificio che affaccia su piazza San Domenico Maggiore, mentre i fratelli Nicola, Placido e Domenico di Sangro – signori di San Lucido e principi di Fondi – acquisirono la parte del fabbricato che affaccia su piazzetta Nilo e sulla Chiesa di Sant’Angelo al Nilo, all’interno della quale sorge il Sepolcro del cardinale Rainaldo Brancaccio di Donatello e Michelozzo.

Rinnovato nella seconda metà del XVIII secolo, il Palazzo partenopeo presenta un ricco portale in piperno e il suo atrio mostra lo stemma affrescato dei duchi di Vietri.

Al suo interno, gli ampi saloni, ospitano il salotto letterario Le Zifere  e una biblioteca di storia dell’arte comprensiva di oltre diecimila volumi  che accompagneranno il lavoro culturale della casa editrice, contrappuntato da una serie di presentazioni e di conferenze.
Zifere, che è un titolo preso in prestito a una commedia di Giambattista della Porta, vuol dire punto zero. Equivale a immaginare un inizio. Una tabula rasa per ricominciare a lavorare e a sperare.

Rassegna stampa
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