Compriamo Bambini

Ambientato nella provincia napoletana tra gli anni ’50 e ’60, Compriamo bambini è il terzo romanzo di Luigi Incoronato. Al suo interno si intrecciano le storie di Carmela, una madre a cui viene proposto di vendere la propria figlia a un’associazione di compratori americani, e di Sergio, il giovane procacciatore d’affari dalle idee neofasciste che lavora per l’associazione.

Attraverso i pensieri di questi personaggi, Luigi Incoronato restituisce al lettore, in tutta la sua crudezza, uno spaccato sociale realistico, che lascia trasparire la crisi dei valori a cui la società italiana, investita dal boom economico, sembra andare incontro.

Collana:
Titolo: Compriamo Bambini
Autore: Luigi Incoronato
A cura di Laura Cannavacciuolo
Prezzo: 18,00 €
Pagine: 200
Formato: 16x23
ISBN: 979-12-5542-01-1-8
Uscita: febbraio 2024
Luigi Incoronato nasce a Montreal il 5 luglio 1920 da genitori emigranti. In Italia arriva all’età di dieci anni. Studia a Palermo, Pisa e si laurea all’università di Napoli in Lettere con una tesi sulle Operette morali di Leopardi. Partecipa alla Seconda guerra mondiale sul fronte francese e su quello greco-albanese rimanendo gravemente ferito e, successivamente, partecipa alla Resistenza in Molise come membro del Comitato di Liberazione Nazionale di Campobasso. Dopo la guerra si trasferisce a Napoli dove insegna lettere presso una scuola media. Militante del Partito Comunista Italiano, collabora a diverse testate, tra le quali Cronache meridionaliIl ContemporaneoPaese Sera. Fonda, insieme a Mario Pomilio, Michele Prisco, Domenico Rea, Luigi Compagnone e Gian Franco Vené, la rivista letteraria Le ragioni narrative (1960-1961) che nasce in aperta polemica con lo sperimentalismo letterario allora in auge. Scrive diversi romanzi; il più celebre, nonché suo romanzo d’esordio, è Scala a San Potito (1950), al quale segue la raccolta di racconti Morunni (1952), i romanzi Il governatore (1960), Compriamo i bambini (1963), Le pareti bianche (1968) e L’imprevisto e altri racconti (2006). Luigi Incoronato muore a Napoli il 26 marzo 1967, suicida. I suoi ultimi romanzi, Le pareti bianche e L’imprevisto e altri racconti, vengono pubblicati postumi.

Laura Cannavacciuolo è ricercatrice di Letteratura italiana contemporanea presso l’Università L’Orientale di Napoli. Suoi testi critici su Camillo Boito, Pier Maria Rosso di San Secondo, Luigi Pirandello, Luciano Bianciardi, Elsa Morante, Ermanno Rea, sono apparsi in riviste specializzate e in opere collettanee. È autrice delle monografie La fabbrica del grottesco (2012), Salvatore di Giacomo. La letteratura e le arti (2015), Napoli boom. Il romanzo della città (2019), «Lavorare nella contemporaneità». Giuseppe Pontiggia lettore (2020). Per l’Editore Roberto Nicolucci dirige la collana di studi di alta divulgazione “mondoscritto”, di cui ha curato il primo volume Dante classico contemporaneo (2022).

Ambientato nella provincia napoletana tra gli anni ’50 e ’60, Compriamo bambini è il terzo romanzo di Luigi Incoronato. Al suo interno si intrecciano le storie di Carmela, una madre a cui viene proposto di vendere la propria figlia a un’associazione di compratori americani, e di Sergio, il giovane procacciatore d’affari dalle idee neofasciste che lavora per l’associazione. Intorno a queste due figure principali, ruotano gli altri personaggi del racconto: Antonio, il compagno di Carmela, che vorrebbe spingerla ad accettare la proposta di Sergio; Paola, la ragazza di Sergio, che tenta, invano, di cambiare il giovane; e ancora Roberto, amico di Paola e figlio di un noto e ricco architetto napoletano. Attraverso i pensieri di questi personaggi, Luigi Incoronato restituisce al lettore, in tutta la sua crudezza, uno spaccato sociale realistico, che lascia trasparire la crisi dei valori a cui la società italiana, investita dal boom economico, sembra andare incontro.

In quest’ottica, come sottolinea anche Laura Cannavacciuolo nella prefazione al romanzo, “il traffico di bambini tra Napoli e l’America non costituisce l’asse tematico esclusivo del romanzo, bensì l’annodamento di una trama costruita su una serie di conflitti che coinvolgeranno, a più livelli, tutti i protagonisti (…). Ciascuna di queste dinamiche oppositive – che riguardano interi gruppi, ovvero singoli individui –, permette di riflettere in più direzioni sui mutamenti socio-culturali prodotti dalla società del benessere”.

Con uno stile veloce e asciutto, Luigi Incoronato, dunque, prende a pretesto le storie di Sergio, di Carmela e di tutti gli altri, per interrogarsi sul vero significato della parola “benessere”. Infatti, conclude Laura Cannavacciuolo, per Incoronato “mettere in discussione i paradigmi ottimistici che fino ad allora avevano sorretto la narrazione del Grande Miracolo Italiano non costituisce un rischio, bensì l’unico modo per essere dentro le cose del mondo, con sincerità e visione”.

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