Leggere libri per crescere sani
I bambini? C’è da chiederselo? Sono il primo e ultimo approdo di un libro. Quando abbiamo deciso,ormai un anno fa, di lanciarci nella magnifica, quanto temeraria, impresa di metter su una casa editrice, è a loro che ho pensato in prima istanza. I bambini e, più in generale, la platea dei più piccoli, costituiscono i nostri lettori privilegiati. E si capisce: sono carte assorbenti. I bambini sono curiosi. Hanno un’intelligenza prensile, a presa rapida. Non si smetterebbe mai di imparare da loro. Ma soprattutto,attenzione: i bambini leggono e ci leggono. Leggono sempre e leggono con pazienza e attenzione.
Innanzitutto noi stessi, mentre ci osservano (e in cuor loro ci giudicano, spesso severamente!); e poi leggono ogni cosa gli capiti a tiro. Per chi abbia la fortuna di avere dei libri a casa,lo scaffale diventa per i più piccoli come una sorta di vero e proprio territorio di caccia. Ponetevi una volta, senza farvi accorgere, a guardarli mentre sfogliano un libro, decidendo loro da che pagina iniziare e come affrontare il resto, i caratteri in stampatello, quelli più piccoli e il rapporto tra testo e immagini. Nessuno ci fa caso: ma il modo stesso in cui un bimbo affronta un libro è già una sorta di preparazione alla vita.
da: IL QUOTIDIANO DEL SUD IRPINIA – Leggi tutto in formato .pdf